è da un po di tempo che sto praticando questa tecnica, si dice per selezionare la taglia ma secondo me, la selezione varia veramente di poco!!!!! voglio stilare un breve articolo secondo come la utilizzo io anche se ancora devo capire certi meccanismi, e chissa magari cerchiamo di capirli insime!!!!!!!!!
è una pesca che pratico in foce alla ricerca della spigola anche se tale esca non è affatto disdegnata da cefali anche di bella taglia, poi se provata da scogliera con le giuste condizioni diventa ottima anche per altre specie quali saraghi!!!!!!!!!!!!!!!!
l azione di pesca a mio avviso differisce da quella col bigattino in tutto e per tutto, poiche l esca utilizzatta sara molto voluminosa e assai pesante rispetto alla piccola larva di mosca!
ATTREZZATURA:
la bolognese adatta sara di lunghezza dai sei agli otto metri piu lunga secondo me è un eresia poiche questa tecnica rende bene in mezzo hai pescherecci o comunque sulla loro linea di pastura, infatto non è raro vedere pescatori che al rientro pulendo le reti tirano in aqcua pezzi di peschi deteriorati o che nonpossono andare in vendita poiche presentati male,andando a favorire una sorta di pasturazione involontaria, attirando le spigole proprio sotto il peschereccio o comunque su quella linea di pastura.....
tale canna dovra essere abbastanza resistente anche in visione dei terminali che andremmo a utilizzare diciamo proprio non il massimo della finezza............
filo in bobbina anche un 20 ove si potra scegliere un terminale del 18 o andare direttamente di filo in bobbina diretto!
inserendo un amo del sei resistente !
non occorrono spallinate geometriche , infatti la lenza è semplicissima si infila una torpilla intercambiabbile, e poi sotto 4 o 5 pallini a distanza di 5 8 cm l uno dal altro , il terminale nonsara piu lungo di 50 60 cm anche meno!!!!!!
AZIONE DI PESCA:
si preparera la lenza come detto prima andando a sondare appena 5 cm di piu del fondo, in questo caso la nostra trattenuta dovra essere sovra dimensionata , nel senso che se una corrente spinge due grammi noi andremo con 3 grammi o 3 grammi e mezzo.......questo perche? perche la nostra esche non deve subbire una trattenuta estrema che portere lesca a presentarsi in maniera molto poco naturale, ma dovremmo comunque immaginare al nostro filetto di sarda che si muova in sintonia con la dimuzione o il rialzo di corrente proprio come se fosse trasportato sul fondo da queste forze spingenti!!!
per cui ci orineteremo con l astina del gallegiante che dovra subire con l angolo del aqcua un inclinazione al massimo di 3 o 4 gradi rispetto a piano, in modo di far rialzare il filetto dal fondo quel poco che basta per renderlo mobile.......
fatto queste operazione passeremo alla pulizia dei filetti e a preparare il brumeggio che sara fatto dei scarti di esse (testa interiora ,coda e lische)
si infilera il filetto in maniera di cucirlo sul amo e un pezzettino di filo, e poi si pastura in base alla corrente, si puo usare per brumeggio anche sade tagliate a tocchetti con una distanza di tempo di circa un quarto di ora tra una pasturata e l altra!!!
la mangiata avverra in maniera inconfondibbile con partenza secca e prolungata, e in genere con auto ferrata, (ma non semore)
li inziera il combattimento con frizione tarata al punto giusto !!!!!!
a volte i cefali non danno pace alla nostra esca allora un piccolo trucco è quello di innescare la codina o notato che sopra gli danno molto molto meno......e le spigole invece non la disdegnano...........
con questo mini articoletto nonvoglio insegnare nulla a nessuno anzi al amassimo discuterne per apronfodirla.....
inoltre non è una tecnica dove ti permette di rilasciare il pescato se non in pochissimi casi, infatti molto spesso ti ritrovi con quel amone del sei interamnente ingogiato e slamarlo diventa difficile senza far danni !!!!!!!!!!!!!
è una pesca che pratico in foce alla ricerca della spigola anche se tale esca non è affatto disdegnata da cefali anche di bella taglia, poi se provata da scogliera con le giuste condizioni diventa ottima anche per altre specie quali saraghi!!!!!!!!!!!!!!!!
l azione di pesca a mio avviso differisce da quella col bigattino in tutto e per tutto, poiche l esca utilizzatta sara molto voluminosa e assai pesante rispetto alla piccola larva di mosca!
ATTREZZATURA:
la bolognese adatta sara di lunghezza dai sei agli otto metri piu lunga secondo me è un eresia poiche questa tecnica rende bene in mezzo hai pescherecci o comunque sulla loro linea di pastura, infatto non è raro vedere pescatori che al rientro pulendo le reti tirano in aqcua pezzi di peschi deteriorati o che nonpossono andare in vendita poiche presentati male,andando a favorire una sorta di pasturazione involontaria, attirando le spigole proprio sotto il peschereccio o comunque su quella linea di pastura.....
tale canna dovra essere abbastanza resistente anche in visione dei terminali che andremmo a utilizzare diciamo proprio non il massimo della finezza............
filo in bobbina anche un 20 ove si potra scegliere un terminale del 18 o andare direttamente di filo in bobbina diretto!
inserendo un amo del sei resistente !
non occorrono spallinate geometriche , infatti la lenza è semplicissima si infila una torpilla intercambiabbile, e poi sotto 4 o 5 pallini a distanza di 5 8 cm l uno dal altro , il terminale nonsara piu lungo di 50 60 cm anche meno!!!!!!
AZIONE DI PESCA:
si preparera la lenza come detto prima andando a sondare appena 5 cm di piu del fondo, in questo caso la nostra trattenuta dovra essere sovra dimensionata , nel senso che se una corrente spinge due grammi noi andremo con 3 grammi o 3 grammi e mezzo.......questo perche? perche la nostra esche non deve subbire una trattenuta estrema che portere lesca a presentarsi in maniera molto poco naturale, ma dovremmo comunque immaginare al nostro filetto di sarda che si muova in sintonia con la dimuzione o il rialzo di corrente proprio come se fosse trasportato sul fondo da queste forze spingenti!!!
per cui ci orineteremo con l astina del gallegiante che dovra subire con l angolo del aqcua un inclinazione al massimo di 3 o 4 gradi rispetto a piano, in modo di far rialzare il filetto dal fondo quel poco che basta per renderlo mobile.......
fatto queste operazione passeremo alla pulizia dei filetti e a preparare il brumeggio che sara fatto dei scarti di esse (testa interiora ,coda e lische)
si infilera il filetto in maniera di cucirlo sul amo e un pezzettino di filo, e poi si pastura in base alla corrente, si puo usare per brumeggio anche sade tagliate a tocchetti con una distanza di tempo di circa un quarto di ora tra una pasturata e l altra!!!
la mangiata avverra in maniera inconfondibbile con partenza secca e prolungata, e in genere con auto ferrata, (ma non semore)
li inziera il combattimento con frizione tarata al punto giusto !!!!!!
a volte i cefali non danno pace alla nostra esca allora un piccolo trucco è quello di innescare la codina o notato che sopra gli danno molto molto meno......e le spigole invece non la disdegnano...........
con questo mini articoletto nonvoglio insegnare nulla a nessuno anzi al amassimo discuterne per apronfodirla.....
inoltre non è una tecnica dove ti permette di rilasciare il pescato se non in pochissimi casi, infatti molto spesso ti ritrovi con quel amone del sei interamnente ingogiato e slamarlo diventa difficile senza far danni !!!!!!!!!!!!!